Per Bowlby il contatto fisico del piccolo con la madre (ma anche con altri individui che se ne prende cura), il sentirsi fisicamente e materialmente alla portata della figura materna, quindi non quella di un individuo qualsiasi, ma di qualcuno da cui si è “amati” è un bisogno fondamentale per la sopravvivenza della prole. E’ importante e vitale, non solo per la prole umana ma per molte altre specie, certamente per molti mammiferi superiori. Questo bisogno del piccolo di avere accanto la propria madre diventa una esigenza tanto importante quanto lo è il bisogno del cibo o di qualsiasi altra forma di sostegno materiale. Ma è sempre così?
Tartabini Angelo: Prof. Ordinario di Psicologia Generale, Università di Parma, Dipartimento di Neuroscienze
Programma del Corso
Attaccamento e rifiuto materno-filiare nei primati non umani e nell'uomo | |||
Attaccamento e rifiuto materno-filiare | 01:00:00 |